Anticamente a Trapani venivano celebrati riti nella Domenica di Pasqua particolari riti .
La Calata da tila era il rito con il quale, a mezzogiorno di Pasqua, si celebrava la Resurrezione. Era la chiesa dell’Annunziata la prima a svolgere la discesa del telo che copriva l’altare centrale nascondendo la statua di Cristo che, dopo la funzione religiosa, veniva scoperta in un tripudio di fiori e carta colorata e al contempo le campane della chiesa, legate nei giorni precedenti, venivano liberate e lasciate suonare a festa.
Nella stessa giornata di domenica si svolgeva un altro rito, quello dell’Incontro tra Maria e Gesù, tipico di altre località della provincia e del meridione italiano. La statua di Maria usciva dalla chiesa dei Padri Mercedari scalzi, mentre da San Michele usciva la statua di Gesù. Le statue percorse le vie della città, si incontravano nella Rua Nuova (via Garibaldi).
Relativamente recente è l’attuale Processione del Risorto. Dalla chiesa del Purgatorio è condotta sino nella Cattedrale di San Lorenzo una statua databile tra la fine del Settecento e i primi anni dell’Ottocento, sempre realizzata secondo i dettami dell’arte polimaterica del legno, tela e colla.
Si tratta, in realtà, di una scultura raffigurante il Sacro Cuore di Gesù un tempo collocata nella chiesa di San Nicola. L’opera è stata riadattata all’iconografia classica con la collocazione di una veste bianca e del vessillo della Resurrezione.
Foto Beppino Tartaro
