Trapani- Discesa dalla Croce
Di origine medievale, ispirata ad una ritualità più nascosta, è il rito della Discesa dalla Croce, che si celebra nella Chiesa di Santa Maria di Gesù a Trapani.
In un ambiente buio e privo di candele, con la luce solare penetrante dalle vetrate della navata centrale si svolge questa suggestiva manifestazione, chiamata dal popolo “a Scinnuta Cruci di Santamaragesu “.
Il Crocifisso, opera in cartapesta, realizzata da un anonimo artista siciliano è dotato di testa e braccia snodabili. Il rito, istituito dai Padri Gesuiti, passò successivamente sotto la cura dei Padri Francescani Minori Osservanti ed oggi, dopo che i conventuali hanno lasciato la chiesa, è passata sotto la cura del parroco della vicina e antichissima chiesa di San Pietro.
La rappresentazione è preceduta da una considerazione sulle tre ore di agonia di Gesù e sulle sue ultime sette parole, in realtà sette frasi, pronunciate prima di morire.
La cerimonia è praticata dai fratelli laici. Due di essi salgono sulla croce e lentamente, secondo un determinato rituale, tolgono dal capo sanguinante di Gesù la corona di spine, collocano un bianco lenzuolo sotto le ascelle per reggere il corpo dopo che vengono staccati i chiodi, prima dalla mano sinistra, poi dalla destra e infine dai piedi.
La statua viene quindi adagiata in un lenzuolo listato a lutto e condotta in processione per le navate della chiesa per poi essere collocata su un catafalco dove i fedeli sostano in preghiera baciando i piedi del Cristo Morto.
L’importanza di tale manifestazione era tale che anticamente la Processione dei Misteri di Trapani prendeva avvio dalla chiesa di San Michele solo dopo essersi conclusa la “Discesa”.
Nel 2021 il crocifisso è stato restaurato dalla Partenope Restauri.
Approfondimenti nel libro ” I Misteri – La Processione di Trapani” di Beppino Tartaro
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Foto Beppino Tartaro ed Enrico Indelicato