Bande musicali, gli autori delle più antiche marce funebri, i tamburi e i coro
Nella Processione dei Misteri un posto di primaria importanza è occupato dalle bande musicali. Le tipiche marce funebri costituiscono per i trapanesi delle vere e proprie colonne sonore , la cosiddetta “ Musica ri Misteri“.
La marcia rappresenta la forma musicale dei repertori bandistici che, più di tutte, è in grado di rispondere alle funzioni richieste dai contesti festivi. È una composizione strumentale cadenzata sul passo umano e destinata, in origine, ad accompagnare i movimenti dei cortei militari. Ciò vale non soltanto per le marce militari e allegre, ma anche per le marce funebri, dato che in Sicilia, ad esempio, in diversi centri, si svolgono trasporti i cui simulacri sono condotti seguendo la cadenza ritmica delle marce funebri [1].
I corpi bandistici fanno la loro comparsa nella processione intorno alla metà dell’Ottocento, soppiantando pian piano i cori.
Le bande musicali hanno avvertito anch’esse del cambiamento della nostra società e così se fino a qualche decina di anni fa erano formate da pochi elementi, oggi è aumentato il numero dei componenti dei corpi bandistici e sono tantissimi i giovani a farne parte e ciò costituisce, soprattutto in chiave futura, uno degli aspetti più positivi data la valenza culturale dell’approccio alla musica.Ciò che invece lascia perplessi i tradizionalisti della processione è l’esagerato affermarsi di nuove marce funebri, una scelta che sta mettendo in soffitta quelle che per tanti anni costituirono il cardine della “musica ri misteri”.
“Jone”, “a Vella”, “Poveri morti dell’Amba Alagi”, “a Chopin”, “a Catanisa”, “a Lombardo”, “a Toselli”, “Povero Fiore”, “Pace”, “Eterno pianto”, “Ore d’angoscia” e tante altre vengono eseguite sempre meno, preferendo ad esse marce contemporanee, spesso composte da maestri o componenti degli attuali corpi bandistici.
Un altro aspetto è legato alla presenza fisica delle bande nella processione e nello specifico alla loro collocazione. Rispetto al passato e lo fu praticamente dal 1800, la banda era sempre posta davanti al gruppo ma nel 2004 un esperimento, rimasto tale ancora oggi, ha posizionato i corpi bandistici dietro al mistere; una scelta che non solo ha infranto un’affermata e necessaria consuetudine ma che rappresenta una delle concause per le quali oggi i ritardi nella processione sono considerevolmente aumentati.
Si ritiene che alla fine dell’Ottocento le bande in processione potevano essere circa tre, cinque nei primi decenni del Novecento e al massimo otto negli anni ’70 dello scorso secolo. Fu negli anni ’80, in contemporanea con la ripresa economica dei ceti, che aumentò il numero dei corpi bandistici per arrivare ai nostri giorni dove, generalmente, tutti i gruppi dispongono di bande e processioni.
Gli autori delle più antiche marce funebri
A Trapani alcune tipiche marce eseguite in occasione della processione sono denominate anteponendo a quello che è indicato come titolo, l’articolo siciliano “a”. Tipico è il caso della celebre marcia funebre “Una lagrima sulla tomba di mia madre”, opera del maestro Antonio Vella, il cui nome abbreviato indicato negli spartiti “A.Vella” può aver generato questa originale attribuzione. Vi sono altre marce precedute dalla “A”, così definite o perché dedicate qualcuno in particolare : “A Toselli“ o “A Desirè” o alla generica provenienza dell’autore come nel caso della “ A Catanisa” con riferiemnto alla cittadina Scordia in provincia di Catania dove nacque l’autore Pippo Pernice o perché, pur avendo un titolo si è preferito indicare il cognome dell’autore, come nel caso della marcia “Ora triste” , conosciuta come “A Lombardo”, citando il cognome dell’autore, il trapanese Francesco Lombardo e della celebre Sonata n.2 op. 35 in si bemolle minore composta dal compositore polacco Fryderyk Chopin tra il 1837 e il 1839, dove il terzo movimento, trascritto per banda da Salvatore Pucci, è conosciuto come “A Chopin”.
Le marce funebri sono conosciutissime ai trapanesi ma probabilmente meno gli autori che le composero.
BARTOLINI Felice – Lucignano (AR) 1845 – Firenze 1903 – Maestro di corno, diresse diverse bande toscane. È autore della marcia funebre “26 Gennaio“
BARTOLUCCI Mariano – Bastia Umbra (PG) 1881 – Perugia 1976 – Compositore e direttore di banda italiano. Le sue marce suonate a Trapani sono: ” A mio figlio” composta nel 1925 e ” In memoria di Tito Belati“
BECUCCI Ernesto – Radicondoli (SI) 1854 – Firenze 1905 – Insegnante di pianoforte e autore di molti pezzi pianistici, compose la marcia funebre “Eterno Pianto”.
BENNATI Pilade – Nato a Montefalco (PG) nel 1836, fu compositore di grande talento per la semplicità delle sue liriche e per la modernità della scrittura. Sua è la marcia funebre ” In amaritudine “.
BENVENUTI Coriolano – Maestro della Banda di S.Damiano d’Asti è autore della suggestiva “Povero Fiore “.
CIARDI Attilio – Prato (FI) 1834 – Cerreto Guidi (FI) 1905 – Maestro di canto e pianoforte. Scrisse la marcia funebre dedicata a suo fratello “Alla memoria del mio caro fratello Cesare “.
DE MARIA Giovanni – Nativo di Mortara (PV) compose nel 1897 la celebre marcia “Poveri morti dell’Amba Alagi“.
DE MICHELIS Cesare – Maestro della banda di Lecco è autore della marcia “Calde Lacrime”.
ESPOSITO Francesco Paolo – Direttore della Banda di Rovigo nel primo decennio dello scorso secolo, compose “Povera morta “e “Ultimo vale “.
FABIANI Gaetano – Empoli 1841-1904 – autore della marcia funebre dedicata a Vittorio Emanuele II: “Omaggio alla memoria del re galantuomo”.
FROSALI Giovanni Battista – Tra le sue marce funebri si eseguono a Trapani ” Battesimo di sangue”,” Povero piccino“ e una dal titolo sconosciuto denominata “ A Frosali “.
LOMBARDO Francesco – Trapanese di nascita e componente della banda cittadina, trascrisse le partiture di una marcia ascoltandola da un maestro forestiero. La marcia dovrebbe intitolarsi “Ora triste“ ma a Trapani è conosciuta come “ A Lombardo”.
LOMBARDO Salvatore – 1905-1984 – È autore della marcia “Nenia funebre “.
MANENTE Giuseppe – Morcone del Sannio (BN) 1868 – Roma 1941 – Direttore di varie bande militari, compose circa 500 brani di ogni genere e tra esse sono eseguite a Trapani “Cara memoria “e “Ora d’angoscia”.
MESSINA Domenico – Trapanese, Direttore d’orchestra, Compositore, Maestro Sostituto e Regista teatrale. Compose “Omaggio a Trapani” e “Per l’eternità”.
MUSSO Salvatore – Autore delle marce “I beccamorti“ e “Addio a Trapani”, quest’ultima composta nel 1898 in ricordo della sua permanenza in città.
NICOLETTI Umberto – Corciano (PG),1864 – Roma, 1945 – Compositore e Maestro di banda, sue le marce “Sulla tomba di Elvira”, “Eterna Pace “ e “Rimpianto”.
ORSOMANDO Giovanni – Casapulla (CE) 1895 – Roma 1989 – Diplomato in clarinetto compose nel 1926 la marcia “Dolores”.
PERNICE Giuseppe (Pippo) – Per molti anni si è ritenuto che a scrivere la famosissima marcia funebre “A Catanisa“fosse stato il più famoso fratello Pietro ma in realtà a comporla fu Pippo Pernice, morto a soli trentatré anni. P
PETRELLA Errico – Palermo 1813 – Genova 1877 – Intorno al 1870 era considerato il maggior operista italiano dopo Verdi. Poi, dopo la morte, l’oblio quasi totale. Autore di venticinque opere, di cui la più fortunata fu “Jone – L’ultimo giorno di Pompei“ da cui è tratta la celebre e omonima marcia funebre del IV atto.
PUCCI Alfredo – Nocera Inferiore 1902-1950 – Autore della marcia “Tristezza”.
QUATRANO Pasquale – Nato a Camposano (NA) nel 1876, morì nel 1937. Nota in tutta l’Italia meridionale è la sua “Pianto eterno”.
RICCI Ettore – Ravenna 1854 – Roma 1901- Diplomato in corno, fu direttore d’orchestra e Ispettore generale delle Bande Militari Italiane. Ha composto la marcia funebre “Pace“.
ROSSARO Pietro – umbro è autore della marcia “Povero re! “.
SIGNORELLI Giacomo – A Trapani è conosciuta una sua marcia della quale si sconosce il nome, comunemente denominata “A Signorelli”.
VELLA Amedeo Patrizio – Naro (AG) 1839 – Vibo Valentia 1923 – Inizialmente registrato all’anagrafe come Amodeo, secondo di tre figli, nel 1850 perde la madre Giuseppa Pacinella e all’epoca dei fatti, appena undicenne, compone quella che diventerà la sua più famosa opera “Una lagrima sulla tomba di mia madre“, conosciuta in tutto il sud Italia ed in particolare a Trapani e in Sicilia come “A.Vella”.
Vi sono poi altre celebri marce funebri eseguite a Trapani in occasione della Settimana Santa, delle quali non si conosce l’autore. Alla disfatta di Amba Alagi è dedicata un’altra marcia suonata a Trapani: “Alla memoria del valoroso Maggiore Pietro Toselli“ conosciuta come“A Toselli“. L’autore della marcia pare sia un tal Antonini ma con questo cognome, alla fine dell’800, vissero diversi compositori e rintracciarne il nome risulta alquanto difficile.
Oltre alla“Cara Memoria“ del Maestro Mainente , nel panorama delle marce funebri eseguite a Trapani ne troviamo un’altra denominata “Cara Memoria di N.N.”. Gli spartiti riportano la scritta N.N. che in realtà non fa riferimento alle iniziali, ma si soleva scrivere così quando il trascrittore non conosceva il nome del compositore. N.N. sta per “Non Noto”.
“Due Novembre“e“Fatalità” sonotra le marce più antiche che vengono eseguite delle quali non è conosciuto l’autore.
E infine “Pensiero “, la marcia che accompagna l’uscita della Madre Pietà dei Massari il Martedì Santo e il venerdì dell “Ascesa al Calvario“. Il nome del compositore è ignoto. Secondo alcune fonti si afferma che la marcia sia tratta da una musica popolare francese. È incerto persino il titolo dato che con questo nome alcuni maestri indicavano una semplice marcia funebre.
Tamburi
A Trapani anticamente la processione dei Misteri era aperta da un tamburo velato a lutto che seguiva un trombettiere; nel periodo fascista e sino al 1939 si ebbero due tamburi seguiti da un trombettiere a cavallo vestito da soldato romano e dal 1954 furono otto i tamburini. Quest’ultimi, nel corso degli anni hanno indossato vari costumi: abiti settecenteschi rievocanti il Senato cittadino, sacchi rossi e cappucci bianchi della Confraternita di S. Michele, costumi medievali e gli attuali giubbotti scuri con cappuccio.
Cori
Sino alla metà dell’Ottocento, la componente musicale della processione trapanese era essenzialmente quella dei cantori che generalmente intonavano canti liturgici sotto lo stretto controllo dell’autorità religiosa; Miserere e Stabat Mater accompagnavano la processione che aveva uno svolgersi e un divenire, soprattutto rappresentativo, totalmente diverso da quello attuale. Negli anni ’80 dello scorso secolo con l’aumento dei corpi bandistici in processione, si ebbe, soprattutto da parte delle bande provenienti dalla parte orientale e centrale della Sicilia, l’introduzione di canti tradizionali siciliani, eseguiti dagli stessi componenti delle bande in alternativa all’esecuzione delle marce funebri. . Dal 2000 il ceto dei fornai (Coronazione di spine) ha optato per avere, oltre alla banda musicale, un coro misto di bambini e adulti intonanti canti siciliani.
Foto di Beppino Tartaro
Ulteriori approfondimenti nel libro: ” I Misteri. La Processione di Trapani ” di Beppino Tartaro
[1] P.Gianno, “La musica dei Misteri- Bande, canti e suoni nella Settimana Santa a Trapani”, Edizioni Drepanum 2017, op.cit.,p.8
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