La lavanda dei piedi – Opera attribuita a Mario Ciotta – Ceto dei Pescatori
Gesù dopo l’Ultima Cena, si accinge a lavare i piedi agli apostoli. Pietro, sorpreso per tale gesto, cerca di sollevare il Maestro, mentre un servo versa l’acqua nella bacinella.
Il gruppo venne affidato il 6 aprile 1621 con atto rogato dal notaio Diego Martino Ximenes ai pescatori che già ne usufruivano in base ad antiche consuetudini. Lo si affidò, così come riportato nell’atto, ai consoli piscatorum in generale e non, come spesso ed erroneamente ritenuto, ad una delle due marinerie esistenti allora a Trapani e cioè la Marina Piscatorum del Palazzo ( San Francesco d’Assisi ) che aveva sede nella chiesetta di S.Lucia, più antica dell’altra marineria, quella chiamata del “Casalicchio” (Rione S.Pietro), aggregata nella chiesa di S.Maria delle Grazie.
Per quanto riguarda la componente artistica del mistero, Mario Ciotta, incaricato della ricostruzione, eseguì con mirabile arte l’episodio citato nei Vangeli. Compiuta l’ Ultima Cena, Gesù si inginocchia davanti a Pietro e si accinge a lavargli i piedi.
Le tre figure scolpite da Ciotta sono di una particolare ed espressiva bellezza. Gesù è raffigurato con una sensibile dolcezza nell’umile e fraterno gesto di inginocchiarsi ai piedi del discepolo. Pietro, esprime l’imbarazzo di tale situazione, quasi indeciso sul da farsi; mentre il servo che alle loro spalle versa l’acqua nella bacinella ( sembra quasi interessato ad ascoltare quel colloquio.
Il gruppo venne restaurato da Antonio Giuffrida nel 1902, da Giuseppe Cafiero nel 1946 a seguito del bombardamento della chiesa di San Michele ed è stato sottoposto ad altri interventi nel 1998 da Concetto Mazzaglia, nel 2012 da Rita Morfino e nel 2021 dalla ditta Partenope Restauri di Elena Vetere.
Foto di Beppino Tartaro - Ulteriori approfondimenti nel libro: " I Misteri. La Processione di Trapani " di Beppino Tartaro ________________________________________ Copyright © 2023 - Tutto ciò che è riportato su questo sito web www.processionemisteritp.it , la documentazione, i contenuti, i testi, le immagini, il logo, il lavoro artistico e la grafica sono di proprietà di Beppino Tartaro e sono protetti dal diritto d´autore nonché dal diritto di proprietà intellettuale. E' quindi assolutamente vietato copiare, appropriarsi, ridistribuire, riprodurre qualsiasi frase, pubblicare contenuti e immagini presenti su questo sito se non autorizzati espressamente dall´autore.