L’ arresto – Opera di autore ignoto, ricostruita da Vito Lombardo – Ceto Metallurgici
Due guardie arrestano Gesù, una di esse illumina il suo volto con una torcia mentre Pietro colpisce Malco con una scimitarra.
L’arte dei fabbriferrai avrebbe avuto affidato il gruppo raffigurante l’arresto di Gesù, anticamente detto “La Prisa” o “La Cattura” nel 1614 ma tale atto di concessione non è ancora stato recuperato. Non si conosce l’autore del gruppo originale.
L’attuale gruppo fu ricostruito a seguito di una caduta dei portatori (in quegli anni i misteri poggiavano su forcine che sorreggevano ogni asta in occasione delle soste) e in conseguenza di ciò, con atto datato 8 agosto 1765 presso il notaio Maurici, la categoria dei fabbri chiese al governatore della Compagnia di San Michele Arcangelo di poterlo restaurare e fu affidato all’artista Vito Lombardo, genero di Antonio Nolfo, il compito di ricostruirlo
Il gruppo, tra i più ricchi di movimento, coglie l’attimo in cui le guardie inviate dal Sinedrio catturano Gesù. Si scorge un giudeo che con una fiaccola illumina il volto del Nazareno, un soldato dallo sguardo truce che si accinge ad incatenarlo mentre Pietro si avventa per colpire Malco, il capo delle guardie e servo del sommo sacerdote Caifa.
Sino alla metà del secolo scorso il gruppo dell’Arresto, conosciuto a Trapani come “u mistere ri firrara“, era affidato al ceto dei Fabbriferrai, Stagnini e Meccanici, oggi è la categoria dei Metallurgici ad occuparsene mantenendo costante l’impegno e la cura.
La vara su cui poggia il gruppo è stata ricostruita in stile neoclassico da Antonio Aula intorno al 1930; reca incisi al centro di ogni lato i simboli dell’arte: incudine e martello. Nel 1970 la posizione delle aste è stata modificata, tale da consentirne oggi una visione frontale e d’insieme . L’opera è stata restaurata da Elena Vetere nel 1997 e nel 2019.
Foto di Beppino Tartaro
Ulteriori approfondimenti nel libro: ” I Misteri. La Processione di Trapani ” di Beppino Tartaro
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