I percorsi negli anni
L ‘orario di uscita dei gruppi è oggi alle ore 14.00 ed il rientro dell’Addolorata intorno alle 13.00 del sabato. Nel corso degli anni, l’orario nel quale i Misteri hanno cominciato il loro percorso cittadino è variato dalle 15.00 alle 15.30, alle 16.00 e persino alle 17.00. Pare che le primissime processioni durassero dalle cinque alle sei ore mentre già alla fine dell’Ottocento e nei primissimi anni del secolo scorso, il rito si concludeva verso le ore tre della notte.
Trapani di quell’epoca era tutta racchiusa entro le mura e il percorso nei primi secoli della processione e quasi sino alla metà dello scorso secolo si è mantenuto entro la città antica.
Nel periodo fascista (in quegli anni era il Dopolavoro Provinciale ad organizzare la processione), con la costruzione della “Casa del Mutilato” si decise di far transitare i gruppi da piazza Generale Scio; fu nel dopoguerra che, a causa della distruzione di alcuni quartieri, soprattutto quello di San Pietro con il conseguente stravolgimento legato alla ricostruzione delle vie e delle case, si cominciò ad abbandonare l’idea del percorso esclusivamente dentro le mura antiche.
È il 1947 il primo anno nel quale la processione, seppur per un breve tratto, si addentra nella via G.B. Fardella per poi rifarlo ogni anno sino in piazza Martiri d’Ungheria e al paradosso del 1977 quando i Misteri giunsero sino al Santuario dell’Annunziata, scelta fortunatamente mai più ripetuta.
Pur riconoscendo l’importanza che la via Fardella ha per la processione, con la sua potenzialità a far smaltire i numerosi visitatori e per il conseguente notevole indotto economico, è da sottolineare che la storia e le dimensioni dei gruppi stessi necessiterebbero che lo svolgersi avvenisse, almeno prevalentemente, nelle vie della vecchia Trapani, dove i gruppi sono nati e dove trovano la loro naturale bellezza e consacrazione e dove il turista può al contempo ammirare le bellezze artistiche cittadine.
A queste modifiche che, comunque inserite in un contesto di serietà estoricità rappresentative non costituiscono un elemento negativo, si sono aggiunti col tempo situazioni legate al monopolio assunto dall’Unione Maestranze, da quando l’Ente Provinciale del Turismo non ha più curato l’organizzazione della processione. In quest’ottica si sono aggiunti fattori di protagonismo individuale o scelte puramente economiche come il celebre passaggio dei gruppi davanti ad uno specifico negozio in via Mazzini (dietro generosa offerta ai ceti), alle scelte dettate dall’onore di veder passare davanti alla propria attività commerciale o al dispetto di non farlo nei confronti del presidente minoritario, per arrivare agli omaggi e alle riverenze del gruppo sotto il balcone del potente di turno. L’augurio è che queste “personalismi” vengano definitivamente abbandonati perché la processione appartiene a tutti i trapanesi e nota dolente ma ormai consolidata, servirebbe che la chiesa locale intervenisse con maggior autorevolezza nel rispetto della storia e della religiosità della processione.
L’elenco di tutti gli itinerari ufficiali della processione dei Misteri dal 1938 è pubblicato nel libro ” I Misteri – La Processione di Trapani ” di Beppino Tartaro
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